- Separazione alla fonte: organizzare la raccolta
differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico,
ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia,
ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un
passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
- Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta
differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD
in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote
percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta,
multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un
calendario settimanale prestabilito.
- Compostaggio: realizzazione di un impianto di
compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine
ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
- Riciclaggio: realizzazione di piattaforme
impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali,
finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
- Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio
domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica,
utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in
bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di
latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli
shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
- Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la
riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni
durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono
riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che
costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande
valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima
resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in
Australia.
- Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di
tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione
effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo
premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad
acquisti piu’ consapevoli.
- Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto
di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri
materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici
possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e
stabilizzare la frazione organica residua.
- Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del
ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo,
riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale
degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle
imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla
promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
- Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
10 PASSI
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