Le finalità generali del presente disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici:
- far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta
- rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986
- rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti
- assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti
- riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
- recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE
- recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali
- Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo
- spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo
- contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali
- ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l'incenerimento
- Sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale
- Dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti
Nessun commento:
Posta un commento